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Sabaudia. Il mito di Circe irrompe a Il Parco e la Commedia raccontando il presente


La dea dalla voce umana rivive nel monologo scritto e interpretato da Alessandra Fallucchi
diretta da Marcella Favilla

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Tra complessità e leggerezza, commistioni tra alto e basso, sperimentazione e tradizione, amatorialità e professionalità, Il Parco e la Commedia continua. La XIII edizione della rassegna teatrale promossa dalla Pro Loco Sabaudia, in collaborazione con la Città di Sabaudia e il Parco nazionale del Circeo, con i patrocini di Regione Lazio, UILT – Unione italiana libero teatro e Confcommercio Lazio Sud, inizia a tirare le somme di questa porzione di viaggio. E c’è un dato incontrovertibile: tutte le sere centinaia e centinaia di persone continuano a premiare con la loro presenza quella scelta che si rinnova, trasformandosi, dal 2011 di dar vita a uno spazio dove il teatro incontra la natura, aperto a tutti, in grado di parlare al grande pubblico veicolando anche le cose più serie e complesse tramite eventi che rimangono all’insegna della leggerezza.

Dopo la “sospensione” richiesta per “diecigiugnoventiquattro” il racconto continua, mercoledì 31 alle 21, con il “Tic delle 5”, spettacolo, vincitore del 1° premio della rassegna “Il Dono della Diversità”, portato in scena dalla compagnia Stranitutti nell’adattamento e regia di Lucia Ciardo. Il dottore tarda e sei personaggi in cerca di una soluzione si osservano nell’attesa. Sperano che l’uno non si accorga della compulsione dell’altro. Improvvisano una terapia di gruppo autogestita, con disastro emotivo assicurato, nella speranza segreta di guarire, facendo esplodere le loro nevrosi in un girotondo di scene esilaranti e crisi isteriche dove il disagio viene esorcizzato dalla risata. Le segretarie gemelle, chiamate a dipanare la matassa, non faranno altro che confermare con ingenua ilarità quanto sia sottile il confine tra la stranezza e la normalità. Sguardi, pause, dinamiche convulse condite da senso dello humor tolgono ogni buonismo e compatimento per mantenere il rispetto di chi crede che essere diversi è guardare la realtà così com’è. L’esperimento sortisce in parte qualche successo, creando qualcosa che ha a che fare con la solidarietà e la condivisione.

Cambio di scena e giovedì 1° agosto si accoglie il ritorno di una realtà molto vicina alla rassegna, la compagnia amatoriale Napul’è… Nà che festeggia i suoi primi dieci annisul palco del Parco e la Commedia. Da sempre impegnata a sostenere quelle realtà che, faticosamente, operano nell’assistenza sociale, offre al proprio pubblico momenti di leggerezza oltre che indirizzare la propria attività teatrale a scopi benefici, in questi dieci anni sulle scene la Compagnia è stata infatti al fianco, tra le altre, di associazioni come Pontireti, caritas, A.N.D.O.S e realtà di clownterapia. Quest’anno presenta “Il segreto di Serafino”, commedia diretta da Titti Marino che gioca tra fraintendimenti, stravaganze e stranezze, ritraendo i cittadini di un piccolo paese di provincia costretti a vivere nel più totale disagio, alimentato dalla mancanza di lavoro, da anziani costretti a vivere con pensioni sempre più magre e dalla presenza di qualche furbetto di troppo.

Venerdì 2 agosto torna sul palcoscenico a cielo aperto del Parco e la Commedia, in uno degli appuntamenti più attesi di questa XIII edizione, il mito di Circe in una lettura che di certo non si ancora solo sul “già detto”. Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esiste un prima e un dopo nella vita di questa figura che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe non è solo la maga strategica che conosce le virtù e i poteri delle piante e che impara ad addomesticare le bestie selvatiche, ma è anche e soprattutto una donna di passioni. Le ambiguità, ambivalenze e le tante identità di questa complessa figura saranno raccontate nel monologo “Circe: le origini”, scritto e interpretato da Alessandra Fallucchi e da Marcella Favilla che ne cura la regia, in una produzione Zerkalo che sta attraversando l’Italia dopo il debutto al Festival “Appia nel Mito” a giugno 2022. Una narrazione in cui Circe si racconta per quello che è: una donna in bilico tra mondo divino e universo dei mortali, tra amori, amicizie, rivalità e paure. Circe crudele ma anche pietosa, ostile ma anche amica, donna intelligente e ironica condannata alla solitudine e mai così tanto attuale,. «Abbiamo deciso di lavorare – come nelle note di regia – a partire dalle fonti letterarie di M. Miller e M. Atwood per dare un respiro più ampio e contemporaneo a questa figura femminile, riscattandola dall’immagine di semplice femme fatale. Da carnefice a vittima, da comparsa a protagonista. La drammaturgia originale racconta una versione differente di questo personaggio così affascinante ed enigmatico. Ci interessa raccontare la Circe PRIMA del famoso incontro con Odisseo, la Circe bambina e il percorso di trasformazione e cambiamento che la porterà a diventare non solo maestra di magie e filtri, ma soprattutto grande conoscitrice di sé stessa e dell’animo umano. L’attaccamento al padre Elios, Dio del Sole che non ha esitato a esiliarla per compiacere Zeus, il rapporto conflittuale con la madre Perseide che non la guarda nemmeno; e poi ancora la scoperta del sesso, dell’amore o del presunto tale. Vogliamo raccontare le esperienze diverse che ne plasmano la personalità, parlare della metamorfosi tutta interiore e moderna di questa donna, di questa Dea dalla voce Umana».

Tutti gli spettacoli, ad eccezione dell’appuntamento dedicato ai bambini, saranno trasmessi anche in diretta sulla pagina Facebook de Il Parco e la Commedia. L’evento, come è stato fin dalla prima edizione, manterrà la gratuità d’ingresso, grazie all’imprescindibile sostegno economico di attività produttive che rinnovano sempre in modo crescente il loro contributo e consentono di portare in scena sedici serate di teatro, dialogo e collaborazione.

Comunicato stampa Pro.Loco Sabaudia


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