Vox Populi: Massimo Giuntoli a Paderno Dugnano e Lainate


Doppio appuntamento per Vox Populi, l’entusiasmante progetto sulla coralità ideato e diretto da Massimo Giuntoli. Sabato 11 novembre a Paderno Dugnano e domenica 12 novembre a Lainate (in occasione del festival Alterazioni 2017), il compositore milanese porterà a termine un percorso corale nato coinvolgendo appassionati di ogni provenienza ed estrazione, ribadendo ancora una volta un concetto fondamentale per capire lo spirito e la poetica di Giuntoli: in tempi di talent show illusori e falsati, è possibile trasformare qualsiasi persona in protagonista di un progetto artistico, destinato ad espandersi sempre più e a contaminare quanti più luoghi e comunità. Vox Populi, con il concerto finale, lo dimostra in pieno.

Ma nello specifico, che cos’è Vox Populi? Si tratta di uno dei più avvincenti e partecipati progetti di Massimo Giuntoli, un’operazione nata “dal basso” perchè fondata sulla condivisione del sapere musicale e sul coinvolgimento “orizzontale” e paritario dei partecipanti. Nulla più che un coro, aperto a qualsiasi persona, dall’appassionato amatore al musicista, immaginato da Giuntoli come punto d’arrivo di un cammino collettivo all’interno di un workshop: un percorso nel quale i partecipanti (non necessariamente già alfabetizzati in campo musicale) esplorano e rivisitano in chiave creativa e contemporanea forme e tradizioni del canto corale di tutti i tempi, dal gregoriano al coro di montagna, dal folklore dell’est europeo al gospel, dal melodramma operistico alle tessiture visionarie di György Ligeti. Tutto ciò è strutturato in una composizione originale e inedita, la cui partitura – concepita ai fini di un’accessibilità immediata – è costruita utilizzando sia la notazione tradizionale su pentagramma (di cui alla fine del workshop il partecipante avrà potuto apprendere i rudimenti fondamentali), sia altre forme di scrittura non convenzionale: partiture grafiche, sillabazione ritmica di testi e neologismi, onomatopee fumettistiche alla “Stripsody” (Cathy Berberian). Gli appuntamenti dell’11 e 12 insieme al Vox Populi Open Ensemble sono per l’appunto la fase terminale di un laboratorio aperto, nato e cresciuto con una chiave di lettura nuova del fare e divulgare musica.

Compositore, performer, creativo urbano e artista multimediale, Massimo Giuntoli inizia la sua attività alla fine degli anni ‘70. Dichiaratamente debitore nei confronti di maestri quali Frank Zappa, Aaron Copland e la scena di Canterbury, Giuntoli ha sviluppato un proprio linguaggio contraddistinto da un disinibito andirivieni tra l’accademia e una rosa alquanto eterogenea di altri idiomi, con l’uso ricorrente, spesso reinventato, di tecnologie elettroniche della più varia specie. Attivo dal vivo, sia in italia che all’estero, dal 1980, ha pubblicato vari album di cui Diabolik e i sette nani (1982) e Giraffe (1992) ricercatissimi nel mercato del collezionismo. Nel corso degli anni si è impegnato in numerosi progetti che inglobano azione scenica e installazioni multimediali site specific, diventando così uno degli artisti italiani più eclettici e multiformi. Letteratura, architettura, elettronica, luoghi pubblici e siti storici e artistici: i lavori di Giuntoli trovano spazio e risonanza in location varie, nelle quali la riflessione sulla composizione, sul suono, sul rapporto con aree extramusicali è sempre significativa.

Prossimi appuntamenti di Massimo Giuntoli: venerdì 17 novembre Hobo, Milano.

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