Alla Fondazione Villa Bertelli, Marco Nereo Rotelli con la mostra Capanno al mare in blu verbale, a cura di Guido Andrea Pautasso e organizzata dall’associazione culturale Art Project (catalogo Edizioni Franche Tirature), espone un percorso trentennale di creazioni artistiche realizzate a Forte dei Marmi, portando alla luce il vero spirito di questo luogo magico e fuori dal tempo.
A ispirare a Rotelli, uno dei più grandi rappresentanti dell’arte contemporanea italiana, il titolo della mostra è stata la poetica figurativa del pittore Carlo Carrà. In particolare Rotelli si è lasciato catturare da una serie di tele, intitolate Capanni al mare, dove Carrà ha saputo rendere visibile la sua grande sapienza compositiva e cromatica dipingendo capanni solitari, posati sulla spiaggia come se fossero delle colorate divinità metafisiche colorate. E Rotelli ha preso possesso della forza del colore blu con cui erano dipinti alcuni di quei capanni, lo ha reso attuale, moderno, vivo, palpitante e lo ha posto al centro del suo agire artistico. Non a caso molte opere dell’artista sono dedicate al mare, al tema della luce e alla ricerca dell’Assoluto: il blu profondo, l’azzurro e il bianco non si affermano soltanto in quanto colori od insiemi cromatici raccolti dall’artista sulla tela, bensì rappresentano densità di pensiero e di emozioni, si fanno concetto ed espressione intellettuale dell’essere, quasi il dipingere fosse la ricerca di un punto di tangenza con il mistero che vive nell’Arte.
Con Capanno al mare in blu verbale Rotelli spinge lo spettatore ad immergersi nella sua Arte, oltre i confini della pittura, a vivere le sue installazioni luminose, le sue superfici specchianti, le sue fotopitture, i suoi grafo-poemi e le sue giare della poesia, le opere costruiti con i versi dei poeti più famosi del mondo e con parole e simboli prelevati da civiltà primeve e popoli primitivi, per scavare nel profondo e per riportare alla luce, il segreto, l’essenza pura dell’Arte stessa.
In nome di un costante desiderio di sperimentare in Arte, Rotelli mette letteralmente a soqquadro il sistema formale dell’arte tradizionale dando vita ad operazioni, non agendo con la materia ma intervenendo attraverso combinazioni di materiali. Le sue cre-azioni solidificano pensieri e poesie che, attraverso l’ibridazione dei linguaggi artistici, danno vita a quadri e installazioni che a loro volta si affermano come un vero «spazio di libertà», come luoghi magici, come superfici interattive e pulsanti, realtà artistiche che trovano la loro ragione di essere negli spazi straordinari della Villa Bertelli, capitale culturale della Versilia.
Marco Nereo Rotelli ha esposto le sue opere e le sue installazioni interattive nei più importanti musei e centri culturali internazionali e, dopo aver partecipato a otto Biennali di Venezia – dal 1986 al 2017 più due grandi installazioni ‘parole del cinema’ al Lido, prodotto dall’Ente Biennale per il Festival del Cinema e Teatro di parole Ale Tese con parole donate da Fernanda Pivano per la Biennale del Teatro – propone a Forte dei marmi una mostra che in realtà è un vero e proprio evento, una esperienza unica, perché attraverso la fluidità delle immagini e i mille riflessi di luce che sprigionano dalle sue creazioni, l’uomo può comprendere come l’Arte stessa sia cambiata e sia diventata una vera e propria emozione da vivere e soprattutto da condividere.
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