“Filmworks” è il nuovo album del chitarrista, arrangiatore, improvvisatore, compositore Alberto Turra. Questo lavoro discografico raccoglierà le sue musiche per immagini. Tra queste, anche le musiche del film “Segantini – Ritorno alla natura”, diretto da Francesco Fei e interpretato da Filippo Timi.
Ecco cosa ci ha detto riguardo a FILMWORKS, album prossimo all’uscita.
Ciao Alberto, benvenuto sulle pagine di Radio Web Italia! Il 24 gennaio uscirà “FILMWORKS”. Qual è stato lo spunto che ti ha portato alla realizzazione di questo disco?
I due grandi motivi sono stati le uscite di due importanti film di cui ho scritto le musiche in Italia e in Spagna: Segantini-Ritorno Alla Natura di Francesco Fei interpretato da Filippo Timi, nelle sale italiane in questi giorni, e The Origins Of Music di Daniel Arvizu e Sam Madrigal presentato a Barcellona all’In-Edit festival lo scorso autunno. Felmay, l’etichetta torinese con cui da qualche anno sto pubblicando alcuni miei lavori, ha pensato fosse una buona occasione.
L’album è composto da sedici brani: come è avvenuta la scelta?
In modo molto faticoso all’inizio e più fluente poi. Si trattava di fare selezione tra brani scritti nell’arco di 15 anni per lavori molto diversi tra loro per cui inizialmente pensai al peggio; in verità seguendo un criterio più legato al piacere dell’ascolto brano dopo brano, la cosa si è semplificata.
Che atmosfera si respira in FILMWORKS?
Io credo e spero si possa percepire una forte alternanza tra differenti paesaggi, dal Neil Young più western e desertico a sapori più mediterranei, fino a momenti orchestrali con echi di mitteleuropa.
Da quale idea nasce la copertina del disco?
Daniel Arvizu, oltre che uno dei registi di The Origins Of Music, è un grande artista fotografico. Lui è il responsabile di tutte le opere nel cd, cover compresa. Mi ha gelato il sangue saper di poter usare le sue foto per il disco, rappresentano perfettamente la maggior parte delle atmosfere dell’album.
Parlando nello specifico della tua carriera di compositore. Da dove trai ispirazione per musicare un film?
Prevalentemente dal dialogo con il regista, cerco di pensare come lui, devo tradurre, devo capire. Poi ovviamente anche da coloro che considero i grandi della musica da film. Ho il privilegio di conoscere personalmente il compositore Giovanni Venosta e penso che il lavoro che ha fatto fin qui per il cinema italiano (e non solo) sia già storia, roba su cui studiare.
Oltre ad essere un compositore, da molti anni alterni l’attività di chitarrista tout-court insieme a quella di band leader. Quale consiglio ti senti di dare ai giovani che vogliono fare musica e che vogliono raggiungere una carriera ricca di esperienze come la tua?
Stare in ascolto mi sembra il consiglio più saggio, tenere gli occhi aperti. E studiare. Praticare quotidianamente.
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Per i prossimi mesi il tour di Filmworks (a breve comunicheremo le date) sarà la cosa principale e poi gli impegni live delle altre band di cui ho la fortuna di fare parte che potete vedere su alturbogolfer.blogspot.com.
Grazie per la disponibilità.
Grazie a voi!
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